Atteggiamento offensivo con l’antidoping, squalifica farsa per Pinamonti

Si è concluso con una “squalifica farsa” il contenzioso tra Andrea Pinamonti e la Procura antidoping di Nado Italia. Accusato di violazione dell’articolo 3.2 del Codice Sportivo Antidoping per comportamento offensivo nei confronti del Doping Control Officer, l’attaccante del Sassuolo ha patteggiato uno stop di venti giorni. Soluzione che di fatto non terrà fuori dal campo la punta neroverde nemmeno per un turno col campionato di Serie A fermo per i Mondiali. La squalifica di Pinamonti parte infatti ufficialmente oggi e si concluderà il 10 dicembre, perfettamente in tempo per riprendere gli allenamenti col resto del gruppo e farsi trovare pronto alla ripresa.

I fatti risalgono al 15 ottobre 2022. Nel corso dei controlli antidoping dopo Atalanta-Sassuolo, Pinamonti si rivolge con “frasi irriguardose” all’incaricato e la questione non finisce lì. Chiamato a rispondere delle sue frasi offensive, l’attaccante finisce nel mirino della procura antidoping di Nado Italia con cui riesce poi a patteggiare una squalifica decisamente favorevole.

Quantificata in venti giorni di stop, la punizione per la punta neroverde risulterà infatti ininfluente per il Sassuolo. Potendo scontarla nelle prossime settimane di sosta per Qatar 2022, Pinamonti potrà continuare ad allenarsi in questo periodo di stop agonistico e sarà immediatamente a disposizione di Dionisi alla ripresa del campionato. Non proprio una “stangata”, insomma.

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