Inter-Milan, le pagelle dei rossoneri

Maignan 6 – È e resta un punto di forza della squadra rossonera, grazie anche e soprattutto alla capacità di reagire nei momenti complicati.

Calabria 6 – Se ne sta tranquillo nella sua zona appena capisce che gli avversari sono in vena di fare del male, ma la sua è comunque una serata di sofferenza.

Dal 28’ st Gabbia 5,5 – Non ha colpe specifiche se non quella di essersi trovato in campo nel momento più complicato della partita.

Kalulu 5,5 – Ha vissuto serate più gloriose, ma quando giocatori come Lautaro Martinez azzeccano la grande serata, diventa davvero complicato per chiunque.

Tomori 5 – Qualche errore di precipitazione nel primo tempo, non in linea con l’ottima stagione disputata. Poi si riprende e ricomincia con i movimenti giusti.

Hernandez 6 – Sprazzi di vero Theo con i caratteristici allunghi sulla fascia sinistra, ma anche momenti di pausa che lasciano spazio agli inserimenti degli avversari.

Bennacer 6 – Da fuori sembra protagonista di un primo tempo opaco. Da fuori sembra arrivare all’intervallo in condizioni precarie. Da dentro, Pioli lo vede bene e gli affida le chiavi nella squadra nella ripresa. Sfortunato quando gli viene annullato il gol dell’1-2.

Dal 28’ st Krunic 5,5 – Non si poteva certo pensare che cambiasse la partita, probabilmente è entrato nel momento in cui non poteva più incidere.

Tonali 6 – Prende confidenza con il passare dei minuti e comanda le operazioni a centrocampo con l’autorità di un veterano. Non la pensa allo stesso modo Pioli che lo striglia spesso e lo toglie nell’intervallo.

Dal 1’ st Brahim Diaz 5,5 – Entra in campo con grande determinazione, prova a ribaltare le situazioni a favore della propria squadra. Ci prova, almeno quello, per un po’. Poi sparisce.

Saelemaekers 5 – Soffre nella prima mezz’ora, poi da fuori area è il primo ad andare veramente vicino al gol ma dopo l’urlo strozzato in gola torna nell’anonimato.

Dal 1’ st Messias 5,5 – Aggiunge un po’ di voglia e un po’ di qualità sulla parte destra dell’attacco rossonero. Almeno un po’ di voglia. Però dura poco.

Kessie 5 – C’era una volta un giocatore che faceva la differenza e spaccava le partite a metà, adesso ce n’è uno che ha la testa a Barcellona e che fa il compitino.

Leao 6,5 – Quando si accende lui si accende il Milan e la seconda parte del primo tempo lo vede protagonista di un duello spettacolare con Handanovic.

Dal 41’ st Lazetic sv.

Giroud 5 – Pochi palloni giocabili e anche non giocabili, ci mette tutto l’impegno e l’esperienza ma gli spazi sono veramente pochi.

Allenatore Pioli 5,5 – A differenza del suo collega Inzaghi non ha moltissime scelte. E quando ci si trova di fronte un Lautaro del genere, il giudizio viene sicuramente condizionato dal risultato.

16 commenti

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